Il Giorno dell’indipendenza al Piccolo Teatro Cts di Caserta

Domenica 14 dicembre alle ore 19:00 arriva al Piccolo Teatro Cts di Caserta, lo spettacolo prodotto dalla compagnia Mentite Spoglie dal titolo IL GIORNO DELL’INDIPENDENZA, vietato ai minori di 18 anni; Scritto e diretto da Antonio Mocciola, aiuto-regia Barbara Lafratta; in scena Salvatore Iermano.

Un monologo di Antonio Mocciola da cui è stato tratto il cortometraggio ” La controra” finalista al Capri Hollywood e al Los Angeles film festival, e vincitore di numerosi prestigiosi premi, su soggetto e sceneggiatura dello stesso autore partenopeo. Diretto da una lucida e visionaria regia, Salvatore Iermano, sempre completamente nudo per tutto lo spettacolo, raggiunge altissimi acuti interpretativi e intrisi di purissima, oscena, vera emozione. Uno sconvolgente e spudorato “auto-da-fé” senza nessun tipo di freno inibitorio. Un uomo messo a nudo dalla vita fa i conti con sé stesso e spalanca tutta la sua anima lacerata, pagando i conti col destino, e liberando, non senza vittime sacrificali, tutta la sua energia repressa, festeggiando così il “giorno dell’indipendenza” Inibizione. Di questo si parla in questo serrato ed allucinato monologo ideato e scritto da Antonio Mocciola. Un uomo che scava alle radici del problema che, come un asfissiante tappo, ha bloccato la sua creatività artistica, e di conseguenza il suo sviluppo sessuale (ma anche viceversa). Quel problema è la sorella maggiore. Asfissiato dal caldo, dai rimorsi, da una follia galoppante, il protagonista aggredisce la propria inibizione come se fosse un pungiball, per liberarsi finalmente, a costo di rinunce necessarie, e festeggiare così il giorno della (propria) indipendenza. Circondato da cocci di bottiglie, residui di tristi bagordi e di una vita in frantumi, in un cerchio di morte che pian piano lo avvolge fino a togliergli lo spazio vitale, quest’uomo fragile e nudo finisce ingoiato dal proprio stesso ego, vittima felice di un amore impossibile e venefico, quello tra fratelli, con la distratta (?) benedizione dei genitori. Quando la spirale consuma i suoi giri, come uno zampirone, l’ impossibilità di muoversi (e di nuocere) può essere l’unica salvezza. Liberamente ispirato ad un racconto di Agota Kristof, “Il giorno dell’ indipendenza” toglie il respiro a chi lo interpreta (Salvatore Iermano, che non a caso recita completamente nudo dall’inizio alla fine) e a chi, assistendo allo spettacolo, accetta di farsi sedurre dal gioco al massacro di un “auto-da-fé” che scarnifica l’anima fino al midollo, rivelando, perché no, squarci di macabra ansia liberatoria. Si ricorda che l’ingresso è riservato ai soci dell’associazione culturale C.T.S. Centro Teatro Studio.