Fico nuovo Presidente: il quadro dei consiglieri eletti a Caserta

Elezioni Regionali Campania 2025

Le elezioni regionali in Campania hanno sancito la vittoria di Roberto Fico, sostenuto da una coalizione progressista che ha ottenuto un’ampia maggioranza. Nella circoscrizione di Caserta vengono assegnati 8 seggi complessivi:

  • 5 consiglieri per la coalizione che sosteneva il Presidente Roberto Fico
  • 3 consiglieri dalle liste di centrodestra collegate a Edmondo Cirielli


I Consiglieri Regionali Eletti a Caserta

Consiglieri pro-Fico 

Consigliere Lista / Partito Preferenze
Gennaro Oliviero A Testa Alta 17.138
Marco Villano Partito Democratico (PD) 12.509
Pietro Smarrazzo Casa Riformista per la Campania 10.374
Giovanni Iovino Avanti Campania 9.791
Raffaele Aveta Movimento 5 Stelle (M5S) 6.445
Nota: L’ordine è basato sulle preferenze ottenute.

Consiglieri del centrodestra 

Consigliere Lista / Partito Preferenze
Giovanni Zannini Forza Italia 31.932
Vincenzo Santangelo Fratelli d’Italia (FdI) 11.313
Massimo Grimaldi Lega 9.250

Come evidenziano i dati Caserta resta una provincia in cui il centrodestra mantiene una base molto forte: il dato eclatante sono le 31.932 preferenze di Zannini, che domina la classifica assoluta.

La coalizione di Fico, nondimeno, distribuisce in maniera omogenea voti e seggi su più liste, dimostrando una rete territoriale articolata.

Tra i candidati pro-Fico, spiccano:

  • Oliviero (A Testa Alta) con oltre 17mila preferenze, risultato molto alto per una lista civica.
  • Smarrazzo (Casa Riformista) e Iovino (Avanti Campania) mostrano come il progetto politico di Fico abbia fatto presa anche fuori dai partiti tradizionali.

Queste liste civiche sembrano aver interpretato al meglio le esigenze locali, portando un contributo decisivo al risultato finale.

La provincia di Caserta avrà in consiglio regionale una rappresentanza variegata:

  • Partiti nazionali (PD, M5S, FI, FdI, Lega)
  • Liste civiche molto radicate (A Testa Alta, Casa Riformista, Avanti Campania)

Una composizione che potrebbe garantire pluralismo, ma che richiederà capacità di mediazione su temi chiave come sanità, trasporti, bonifiche e sviluppo industriale.